La Pietà è il sentimento religioso autentico, l’amore per Dio infuso nei nostri cuori dallo Spirito Santo. È l’amore di Dio in noi, che rende possibile per noi amare Dio.
In questo senso, la Pietà è davvero il dono per eccellenza. Una cosa che non ci possiamo dare, senza la quale non potremmo mai essere capaci di fare una cosa indispensabile. Stiamo vedendo, infatti, che i doni dello Spirito Santo sono energie che ci abilitano, quando riceviamo l’effusione dello Spirito.
Queste sono anche le parole di Gesù: “Riceverete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi…” (At 1,8).
Il cammino di questo tempo pasquale ci prepara alla Pentecoste, facendo crescere nella nostra interiorità il desiderio di Dio.
Ci sono tre caratteristiche che rivelano il dono della Pietà, e lo distinguono da una falsa religiosità, che frequentemente si insinua e contamina la nostra vita di credenti.
La prima è la comunione. Non c’è vera dimensione religiosa che non abbia a cuore la custodia e la crescita della comunione. Il Diavolo divide, mentre lo Spirito crea la sintonia degli spiriti.
Ognuno e ognuna di noi ha una grazia specifica per aiutare, con i propri carismi, la comunione ecclesiale.
Quando generiamo divisione, puntiamo il dito e siamo autoreferenziali invece che pensare all’edificazione, allora in noi non opera il dono della Pietà, ma una vaga religiosità che non potrà mai esprimere l’amore per Dio ispirato dall’amore di lui in noi.
La seconda è la compassione. La vera Pietà si riconosce quando c’è compassione umana. Il dono della Pietà, infatti, slancia i sentimenti del cuore verso il cielo, ma i sensi del corpo verso la terra. Non si può stare solo lì “a guardare il cielo” (At 1,11). C’è un’umanità quanto mai bisognosa.
Come scriveva meravigliosamente Etty Hillesum: “Si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite”.
“Nessuno – infatti – può amare Dio che non vede, se non ama il proprio fratello che vede” (1Gv 4,20).
La terza, infine, è l’affidamento. La Pietà esprime una vita veramente affidata, oseremmo dire consegnata al Padre, come nella bellissima preghiera di fr. Charles de Foucauld: “Padre mio, mi abbandono a te”. È questo il senso delle parole forti di Gesù: “Scacciare demòni, parlare lingue nuove, incantare i serpenti, neutralizzare i veleni e operare guarigioni”.
Significa vivere in un affidamento a Dio talmente consegnato e umile, da accedere alla sua potenza.
La Pietà, in definitiva, è il dono che forse più di ogni altro esprime la vita divina in noi.
Don Davide
Assunta Pagani
11 Maggio 2024Comunione, compassione, affidamento…. Non so se ne sono capace! Chiedo una inondazione di Spirito Santo che mi faccia comprendere e agire… Fare passi avanti!