Mag 10

“Nessuno li strapperà dalla mia mano” (GV 10,28)

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1 Commento

Le letture di questa domenica sono stupende per accompagnare la Prima Comunione di 25 bimbi della nostra parrocchia.

Nella prima entra in scena Paolo, il grande apostolo, a cui il Signore dice: “Io ti ho posto come luce per i popoli, perché tu porti la salvezza fino agli estremi confini della Terra”. La immagino come una benedizione e una promessa per questi bimbi di oggi, che saranno gli uomini e le donne del futuro. Un futuro in cui ci sarà bisogno di gente che faccia luce, di tedofori, in un mondo dove i confini della Terra saranno tutti più vicini (lo sono già) e porosi. E anzi in un mondo dove forse non ci saranno confini…

Nella seconda, c’è la grande visione del libro della Rivelazione, degli uomini e delle donne che stanno con piena dignità di cuore e di sguardo davanti al trono di Dio e dell’Agnello. Dunque, a questi giovanissimi uomini e donne di oggi, li immaginiamo come uomini e donne adulti che avranno costruito la loro persona e le loro vite in modo da non avere paure, e di potere stare di fronte a Dio, che li chiama figli e fratelli.

Luce per tutti e messaggeri di una salvezza attesa e desiderata, con tutta la bellezza della loro personalità.

Ci potrebbe quasi spaventare una prospettiva così luminosa; potrebbe sembrarci addirittura accecante.

Ma il Vangelo ci aiuta a guardare a questo augurio che facciamo ai bimbi nella giusta prospettiva: non un eccesso di responsabilità e un carico troppo pesante da portare, come se fossero solo delle aspettative scaricate sulle loro spalle. Bensì la garanzia che li accompagna in questo cammino d’amore gratuito e operoso di Dio Padre: cioè una custodia tenace di Dio, attraverso Gesù, nei loro confronti.

Gesù li conosce tutti questi 25 bimbi, uno per uno, come e se possibile anche meglio dei loro genitori. Con loro stabilisce una confidenza unica e di loro dice che nessuno li strapperà dalla sua custodia premurosa, anzi: guai a chi ci volesse provare!

Per loro Gesù promette addirittura la protezione invincibile di Dio Padre.

Non potremmo immaginare sentimenti e benedizioni migliori per dire a questi bimbi quanto affetto sentiamo per loro e che, come comunità cristiana, ci auguriamo di potere essere sempre un grembo di vita buona e felice.

Don Davide

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Comments (1)

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    Cristina

    17 Maggio 2019

    Secondo me è bello che Gesù ci conosce per nome e riconosce la nostra voce.
    Ci attende sempre a braccia aperte perché ci vuole bene

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