Ott 09

Due tesori diversi

Di

Più dei racconti della chiamata dei primi discepoli, più delle grandi conversioni, il Vangelo di oggi ci fa ammirare la chiamata di Gesù a ciascuno di noi: “Vieni, e seguimi”.
Fermiamoci un attimo: blocchiamo pensieri, distrazioni e preoccupazioni.
Concentriamoci su questo:

conosco Gesù, lo sento come un buon amico

– forse, una guida – lo tengo presente nella mia vita.

Pensa a Gesù e alla tua famiglia. Pensa a Gesù e alle tue figlie, ai tuoi figli. Pensa al tuo amore. Pensa al tuo lavoro, la tua responsabilità, le tue passioni.
Tu dai credito alla persona di Gesù e a quanto hai potuto conoscere di lui.
È buono: che cosa significa la bontà, per te?

Il Vangelo dell’uomo ricco, che se ne va via triste perché aveva molti beni, ci sembra difficilissimo. Ci pare che sia inevitabile per tutti finire così. Possiamo forse consolarci dicendo: “Beh, certo, io non posso essere il protagonista di queste grandi storie del Vangelo. Ci è riuscito Sant’Antonio, il Grande. Ci è riuscito San Francesco, il Serafico. Ma io?!”

E invece questa parola stupenda di Gesù: “Vieni e seguimi!” è vicinissima. È possibile.

La differenza fra l’impossibile e il possibile, tra una favola troppo esigente e una sorpresa che mi coinvolge, non è il “tesoro”, ma è “nel cielo”.
Avrai un tesoro in cielo” dice Gesù: “Vieni e seguimi, e avrai un tesoro in cielo”.

Suvvia! Il tesoro che sta nel cielo non possono esser certo le ricchezze materiali! Quelle servono per custodire la propria famiglia e le persone che amiamo, per non essere schiacciati dalle preoccupazioni, per condividere e per lasciare qualcosa di buono in questo mondo. “Servono”, appunto: sono al servizio di qualcosa di molto più importante. Mai e poi mai potranno essere il nostro tesoro!

Se pensi invece a tutto l’impegno che hai messo per le persone che ami, al desiderio di vivere bene le tue responsabilità e gli incarichi, al rispetto della vita che hai cercato di perseguire e insegnare, alla sofferenza insopportabile che hai sperato di alleviare almeno un po’ ai poveri e ai sofferenti, e a ogni sforzo, anche piccolissimo, per essere custode e artefice della pace… allora capisci perfettamente che questo è il tuo vero tesoro, come in terra, così in cielo.

Tutto ciò accade mentre segui Gesù e sempre di più perché lo segui.

Perché dovresti andartene triste, lasciare tutto, quando invece potresti sentire la gioia sapendo che lui è con te?

Segui Gesù, e quel tesoro che hai sulla terra diventerà sempre più relazionale e affettivo, e sarà anche il tuo tesoro nel cielo.

Don Davide

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