Si può essere felici? (Under 20 testo+video)
La tappa della terza domenica d’Avvento ci pone questa domanda.
Francesco d’Assisi aveva preso molto sul serio due versetti del Nuovo Testamento: “Rallegratevi nel Signore sempre, ve lo ripeto ancora: rallegratevi!” (Fil 4,4) e “Considerate perfetta letizia, quando subite ogni sorta di prove” (Gc 1,2).
Solo a sentirli, viene da pensare che siano una follia. Come si fa?!
Eppure San Paolo, come se percepisse in anticipo le nostre obiezioni, conferma “ve lo ripeto ancora: rallegratevi!” e San Giacomo specifica che pensa proprio a “ogni sorta di prove”.
Sembra impossibile. Nonostante ciò,
tutti vorremmo essere sempre felici.
L’amico più caro di Francesco era Leone, un uomo meraviglioso per la sua bontà. Forse fu la sua compagnia, forse un’ispirazione… in ogni caso fu mentre camminava con lui che Francesco trovò la risposta:
“(…) Perciò, ascolta la conclusione, frate Leone. Sopra tutte le grazie e doni dello Spirito Santo che Gesù concede ai suoi amici, la più grande è vincere se stessi e volentieri, per amore suo, affrontare tutte le difficoltà… in questo è la felicità perfetta.”
Ora pensate questo principio di fronte all’esame più difficile o a una gara che sembra impossibile. E poi pensatelo nella vita: vincere se stessi e affrontare le difficoltà, aiutati dall’amore di Cristo (vd. 2Cor 5,14);
chi afferra questa verità vive lieto e sereno.
Da quel momento in poi, infatti, in Francesco d’Assisi si radicò una felicità e una forza che nessuno poté sottrargli. E per dire quanto era grato a frate Leone e quanto gli voleva bene lo benedisse:
“Il Signore ti benedica e ti custodisca. Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore benedica te frate Leone.”
Queste parole hanno più di ottocento anni, ma sono indimenticabili, per la semplicità e la loro forza.
Sono state musicate da un genio e interpretate in maniera tenerissima dal Piccolo Coro dell’Antoniano: QUI.
Io le ripeto, oggi, per voi.
“Il Signore benedica te e ti custodisca. Si mostri a te e ti avvolga con la sua amicizia. Il Signore guardi proprio te e vivi in pace.”
Vi indico, inoltre, una “felicità” natalizia
prendete carta e penna; va bene un foglietto o il vostro taccuino preferito. Pensate tre persone che volete benedire e scrivete tre frasi di benedizione per ciascuna. Potete usare le stesse parole di San Francesco, oppure inventarvele voi, ma fatelo. Non vale farlo a mente. Scrivete, e poi senza bisogno che nessuno vi senta, benedite ad alta voce.
Perché chi è felice benedice. E chi benedice, impara ad essere felice.