Dal Santo Sepolcro (Under 20)
Vi scrivo dal Santo Sepolcro, a Gerusalemme, anche per dirvi che vi ho pensato e ho pregato per voi.
Sapete, questo posto è una confusione inimmaginabile. Si pensa che debba essere il luogo più mistico della Terra, ma apparentemente è tutto il contrario.
Nelle pietre si mischiano due millenni di costruzioni, distruzioni e ricostruzioni, ci sono le comunità cristiane divise ed è impossibile mantenere il raccoglimento.
Le prime volte che venivo mi dava fastidio e mi ribellavo.
Poi ho riflettuto che nelle nostre vite, come nella nostra storia, non c’è nulla di stabile, unito, raccolto e ordinato.
Così, il Santo Sepolcro è uno specchio perfetto dell’esistenza e del nostro mondo.
Da qui si è sprigionata un’energia che è la vibrazione della vita, nascosta, spesso offesa, ma presente in mezzo al caos.
Gesù non è più in un luogo fisico, ma la sua resurrezione è la forza che tiene coeso il tutto, nonostante tutto.
Il segreto sta nel riuscire a percepirlo e sentire questa energia di vita che, silenziosa e tanto discreta, tiene acceso il mondo.