Il profumo del pane è profumo di vita: che siano vite vissute nella convivialità, o corpi bruciati dal sole e dalla sofferenza, o vite scavate e offerte, sempre il pane ci rimanda al significato di una vita che viene impastata, lievita e cresce, e – come insegnavano bene i nostri nonni, per i quali buttare il pane era un sacrilegio – non deve essere sprecata.
La mostra delle opere di Matteo Lucca, Daniela Novello ed Ettore Frani (che si apre oggi e della quale vi invito calorosamente all’inaugurazione) mentre ci fa sostare sulla bellezza e l’intensità delle loro creazioni, al contempo è come una solenne apertura alla vita pastorale della nostra comunità.
Vorrei, infatti, che chi visita la mostra si senta spinto a vivere la vita più intensamente sui temi che gli sono consoni: chi l’attenzione alle questioni dell’alimentazione e dei poveri, con l’anelito alla giustizia e alla perequazione delle risorse; la fraternità e l’amicizia; l’apertura ai misteri della fede.
La nostra parrocchia, con il mese di ottobre, riprende a pieno regime tutte le attività, a partire dal catechismo, i gruppi ACR, giovanissimi e giovani, fino a tutto l’articolato tessuto della vita della comunità.
Auspico che l’apertura della mostra sia come un simbolo dello stile che ci proponiamo di vivere: una partecipazione e collaborazione sempre più larga, l’entusiasmo nelle cose e lo stile della condivisione, la volontà di raggiungere tutti in una tensione missionaria che arricchisce anche i credenti e, infine, il desiderio di vivere le cose animati dalla bellezza e con una qualità alta nelle proposte che offriamo.
Don Davide
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